1. EachPod

Medioevo: Il banchiere Francesco Balducci Pegolotti e la Peste Nera

Author
Mana Bond Limited
Published
Fri 18 Jul 2025
Episode Link
https://podcasters.spotify.com/pod/show/mana-bond-limited/episodes/Medioevo-Il-banchiere-Francesco-Balducci-Pegolotti-e-la-Peste-Nera-e35nctp

"Quando la Natura Scrive la Storia: Dalla Prosperità alla Peste"Introduzione: Questo briefing analizza il podcast "Wenn die Natur Geschichte schreibt" (Quando la Natura Scrive la Storia), focalizzandosi sulla terza puntata della miniserie. La puntata esplora come gli eventi ambientali (fasi di calore, inondazioni, fenomeni celesti, eruzioni vulcaniche) abbiano influenzato la storia umana, con un'attenzione particolare al XIV secolo in Europa. Il punto di partenza è la prosperosa Firenze del 1340 e la vita del banchiere e mercante Francesco Balducci Pegolotti, la cui carriera e il cui manuale "La Pratica della Mercatura" illuminano la complessa interconnessione dell'economia globale pre-moderna.Il Contesto Storico: La Firenze del XIV Secolo e Francesco PegolottiProsperità e Connettività: Firenze nel 1340 era una delle più grandi e ricche metropoli d'Europa, con 90.000 abitanti. Costruivano cattedrali e un ponte massiccio sull'Arno. Era un centro di commercio e finanza, dove nacquero le prime banche che concedevano prestiti persino ai re.Francesco Balducci Pegolotti: Nato tra il 1290 e il 1300 in una famiglia di mercanti fiorentini, Pegolotti fu un mercante e banchiere di successo per la principale casa bancaria di Firenze, i Bardi. Lavorò ad Anversa, Londra (commercio della lana) e nel Mediterraneo orientale (Cipro e Cilicia)."La Pratica della Mercatura": Il suo manuale documenta le sue vaste esperienze commerciali, fornendo liste di prezzi, tasse, dazi e consigli pratici per fare affari in una rete commerciale che si estendeva da Londra e Anversa a Vienna, e fino alla Persia, all'India e alla Cina. È descritto come "un testo relativamente arido, se si è forse abituati agli operatori economici, con un breve passaggio che è relativamente vivace. Descrive in modo piuttosto vivido come prepararsi per viaggiare dalla penisola di Crimea alla Cina, come Marco Polo."Reti Commerciali Globali Pre-moderne: Le analisi delle sue descrizioni rivelano un mondo sorprendentemente connesso per l'epoca. Il fulcro era il commercio marittimo nel Mediterraneo (Maiorca, Sicilia, Egitto), con collegamenti terrestri verso l'interno (Alpi, Francia) e rotte transcontinentali (Crimea-Pechino, Iran-Golfo Persico). I viaggi potevano durare anni, ma i mercanti tornavano ricchi. Gli italiani furono pionieri anche nello sviluppo del "traffico senza contanti", come le lettere di cambio.Il Fallimento della Banca BardiSovraestensione e Speculazione: Nel 1340, il datore di lavoro di Pegolotti, la banca Bardi, fallì, a causa di "speculazione e sovraestensione." Divennero sempre più coinvolti nei prestiti a sovrani e stati.Guerre e Debiti Reali: Un periodo di guerre (guerra civile in Sicilia, nell'Egeo, tra veneziani e genovesi, e con l'Orda d'Oro in Crimea) interruppe le rotte commerciali e rese gli affari instabili. Il fattore decisivo fu l'incapacità del re inglese Edoardo III di ripagare un prestito enorme (oltre un milione di monete d'oro) per finanziare la Guerra dei Cent'anni. Questa somma era "il multiplo del bilancio dello stato fiorentino dell'epoca." Le banche Bardi e Peruzzi erano "troppo grandi per fallire, ma troppo grandi per essere salvate."

La storia del XIV secolo, vista attraverso la lente di Francesco Pegolotti, dimostra che la globalizzazione, anche nelle sue forme pre-moderne, è una "benedizione, lo scambio di merci, di idee, di persone, ma è anche un'opportunità per ospiti indesiderati di diventare mobili, agenti patogeni." L'esperienza di questo periodo di "tempi turbolenti" offre ispirazione per affrontare le sfide attuali, come il cambiamento climatico, evidenziando la complessa interazione tra fenomeni naturali, reti umane e le loro conseguenze sia benefiche che devastanti.


Share to: