Le fonti presentano una prospettiva critica sull'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea, sostenendo la necessità di un'uscita e l'adesione all'Associazione Europea di Libero Scambio (EFTA). Entrambi i testi denunciano la politica di riarmo dell'UE, i vincoli economici percepiti come soffocanti e la perdita di sovranità nazionale. Viene delineata una cronologia dettagliata di 18 mesi per questo processo, inclusa l'introduzione di una nuova valuta, la "Nuova Lira". L'EFTA è presentata come un'alternativa neutrale e più vantaggiosa, che garantirebbe l'accesso al mercato unico europeo mantenendo l'autonomia politica ed economica dell'Italia. Le argomentazioni enfatizzano i rischi di coinvolgimento in conflitti e i benefici di una maggiore libertà decisionale per l'Italia.