L'episodio presenta le memorie di Michael Levine, un agente della DEA, che descrivono le sue esperienze durante operazioni sotto copertura in Argentina e negli Stati Uniti nella lotta al narcotraffico. La narrazione si struttura attraverso una timeline degli eventi principali e un elenco dei personaggi coinvolti, rivelando una trama complessa di corruzione interna alla DEA, collusioni con la CIA e la politica, e l'inefficacia della "guerra alla droga". I temi principali sono la disillusione di Levine di fronte alla corruzione pervasiva, il costo umano delle operazioni sotto copertura, e la critica radicale alla strategia americana nella lotta contro il narcotraffico, presentata come una "frode" più che una vera guerra. Il testo mira a denunciare un sistema corrotto dove la lotta al narcotraffico viene sabotata da interessi politici e economici, mettendo in luce la brutalità del mondo criminale e il profondo impatto emotivo ed esistenziale sul protagonista.